Riportiamo questo articolo che compare su Bergamonews.it e che lascia l’amaro in bocca per la mancanza di cultura sportiva e soprattutto buon senso. Troppo facile dire che i protagonisti “se la stavano cercando” sicuramente in buona fede cosi’ com’e’ facile sostenere che, a posizioni invertite, forse sarebbe successo lo stesso nel nostro stadio. E’ il caso di chiedersi: e’ ora di fare un passo indietro?
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“Mio figlio piccolo in lacrime dopo le parole della steward: tolga la maglia della Dea, rischia gli schiaffi”
L’esperienza di un supporter milanista bergamasco, M.B., allo stadio con il figlio di 10 anni in occasione della partita Milan-Atalanta: “Eravamo nel primo anello arancio. Dopo quelle parole è stato un pomeriggio di sola ansia e tensione”
“Mio figlio piccolo in lacrime dopo le parole della steward: tolga la maglia della Dea, rischia gli schiaffi”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un tifoso milanista bergamasco, M.B., dopo l’esperienza allo stadio San Siro con il figlio piccolo in occasione della partita Milan-Atalanta, giocata domenica 15 maggio e terminata 2-0 per i rossoneri.
Domenica 15 maggio. Vado a San siro con mio figlio a vedere a la partita Milan Atalanta. Abbiamo i biglietti da più di un mese, io del Milan e lui che ha 10 anni tifa Atalanta. La partita di sicuro è carica di tensione per l’importanza che ha (il Milan si gioca lo Scudetto, l’Atalanta l’accesso alle coppe europee ndr).
Partiamo da casa a Bergamo. Lui tutto orgoglioso con la sua maglietta della Dea, io con la mia del Milan per passare una meravigliosa domenica insieme allo stadio.
Non sono uno sprovveduto… Non lo porto in curva, abbiamo i biglietti 1 anello arancio. Certo, non ci sono molto maglie della Dea… Ma comunque, come è giusto che sia, nessuno ci dice niente di che. Anzi, ridendo con altri tifosi gli si è detto che ho provato di tutto per farlo diventare milanista, ma ahimè questi ultimi anni l’Atalanta ha fatto grandi cose e naturalmente i bambini di Bergamo sono ancora più fieri di tifare Atalanta.
Ci portiamo verso il bordo campo per vedere il riscaldamento, quando mi si avvicina una donna, una steward. Non conosco il suo nome, ma ho ben presente il numero della pettorina che indossava. Vedendola con radio e altri oggetti, ho sospettato che non fosse solo una della sicurezza, ma penso qualcosa in più. Rimango senza parole quando mi dice che non è il caso di indossare quella maglietta… Che sarebbe meglio evitare…
Io rimango sbalordito per due motivi: primo, uno deve indossare quello che vuole per vedere la partita; secondo, perché lo dice facendosi sentire anche da mio figlio.
Le rispondo a modo: risentito, ma senza essere maleducato. Lei insiste, addirittura mi dice che se poi uno arriva e dà due schiaffi a mio figlio ero stato avvisato.
Allora le rispondo che sono loro che devono fare in modo che questo non succeda. Insiste di nuovo e le ripeto quello che penso. E che non si deve permettere di dire certe cose davanti a lui.
Finalmente ci molla, ma a quel punto mio figlio mi fa delle domande. Sul perché qualcuno dovrebbe fargli del male, ma io sminuisco il tutto. Ma purtroppo, dopo essere andati a sederci, lui si mette a piangere. Era preoccupato ed in tensione.
Ho cercato di calmarlo e di farlo sentire tranquillo, ma verso la fine del primo tempo ha preferito togliersi la maglietta.
Ecco, volevo proprio ringraziare questa persona per avere fatto diventare una domenica di svago e divertimento allo stadio una domenica di tensione e disagio, tanto da far piangere un bambino.
Posso capire le intenzioni, ma ci sono modi più intelligenti per dire le cose. Grazie veramente per come è riuscita a rovinarci la domenica.
Lettera firmata
bergamonews.it
By Staff di Atalantini.com
Siamo morti perché privi di cultura. Suo figlio potrebbe avere la maglia di qualsiasi squadra in qualsiasi città e l’episodio essere analogo. Ripeto siamo morti.
Credo che il problema stia a monte,mai porterei un bambino in un settore con la maglia sbagliata ci fosse anche solo 1 probabilità su cento che capitasse un problema sarebbe sempre una sciocchezza Si guarda al dito (il lavoratore) e non la luna il genitore che non va nel suo settore perché magari ha avuto i biglietti gratis mettendo a rischio anche se piccolissimo un bambino facendolo pure indossare la maglia Di sicuro 30 anni fa non sarebbe successo
Bravissimo, la steward ha fatto solo il suo dovere cercando di evitare rischi…e conoscendo l’idiozia di tanta gente erano molto probabili
Io 20 anni fa circa, ho portato mio figlio di più o meno 10anni in curva nord con la maglia di Ronaldo a vedere Atalanta-inter, non è successo niente a lui ed a me tante prese per i fondelli…….. Eppure di ignoranza in curva ce n’è da vendere…..
La steward va segnalata a chi di dovere, ha sbagliato lavoro
Adesso salta fuori che i nostri tifosi avevano il biglietto nel settore arancio; ma non erano quelli del milan a occupare i posti per gli ospiti? peccato che dalle immagini nella piccionaia si vedessero solo gli atalantini.
Non guardiamo troppo lontano….anche a me in curva SUD mi è capitato di difendere in un Atalanta-Napoli un papà con figlioletto con maglia del Napoli da due ignorantoni che sono arrivati dalle parterre sotto in ferro per dirgli che li non ci poteva stare e doveva andarsene….Da li sono intervenuto con un paio di amici per dirgli che era un’atteggiamento da neanderthal il loro e si è sfiorata la rissa…. Assurdo, posso capire se un gruppo di tifosi entra in un settore di casa ma neutro e comincia a fare casino insultando la squadra di casa, ma quando c’è di… Leggi di piu' »
Tutto vero, con la differenza che venne fatto un articolo a riguardo e tutti fummo accusati di essere beceri razzisti. Certo l’essere di Napoli diventa poi un passe-partout per rinverdire discorsi di razzismo e altro. Certo è che quando avviene contro di noi, come in questo caso specifico, come pure i vari insulti di cosiddetta “discriminazione territoriale” allora tutto non vale più. Che schifo
Quando episodi simili sono successi a Bergamo (purtroppo ne sono successi in passato) ho letto su diversi giornali articoli di accuse e attacco al nostro ambiente e alla nostra tifoseria. Invito il papà del piccolo a inviare la lettera ai giornali (sportivi e non ) e vedere cosa succede: chiamasi prova del nove per le testate. Già che ci siamo, avendo il numero di pettorina, lo invito a contattare l’AC Milan per provvedimenti nei confronti della stewart. Detto ciò tutto il mio affetto al piccolo che non merita di vivere momenti del genere; spero possa venire al Gewiss e gioire… Leggi di piu' »
esattamente. Fosse successo a loro allora apriti cielo, e l’emittente lombarda in primis l’avrebbe ospitato in tv, ad esempio, ed esposto noi al pubblico ludibrio per mesi
…Lo Steward sempre sudato…. .-)
Io ci ho pensato pima della partita (no picàt in tèra ù del Milan) che mi aveva urlato da dietro “Bergamasco pezzo di merda”.
..
Pò la fàc sito..
Un Abbraccio al piccolo 🙂
LUNGA E GIOIOSA VITA
La lettera sarebbe da girare alla società per un invito ufficiale alla prossima partita.
Per il resto, ci lamentiamo sempre delle sfere più alte (presidente di Lega, presidenti di società) che gestiscono il mondo del calcio, ma vedo che anche i gradini più bassi a volte nel loro piccolo si comportano allo stesso modo.
Provo veramente un senso di repulsione per questo mondo.
Provo schifo
Io ero nel settore arancione, indossavo maglia da trasferta bianca con sciarpa al collo della dea. La steward ha torto e non la scuso! ma per me si è semplicemente voluta parare il culo.
Che tristezza… sopratutto visto che è stato detto da uno steward che dovrebbe “promuovere” l idea opposta….
Successo anche a me , 23/12/17, infondo al cancellone di S.Siro settore ospiti mentre portavo la bambina al bagno del bar appena fuori (pota i bagni dello stadio i ghe pias mia 🙂 ..)….senza tante balle semplicemente sfanculato la coppia di pipotti gialli evidenziatore dicendogli ‘mandamene uno che ha questo problema che lo risolviamo alla vecchia’…testa bassa e pedalare dei due giupì..
Purtroppo lo stadio è pieno di gente frustrata che sfoga in qualsiasi modo le proprie delusioni esistenziali, per cui la steward non ha fatto altro che ricordare al padre che esiste quel tipo di pericolo.
Se il risultato anziché 2/0 fosse stato 0/2 il pericolo si sarebbe moltiplicato a livello esponenziale.
È brutto ma secondo me è così.
Il padre ha ragione ,se uno steward ,specialmente donna invita un bambino a togliersi la maglietta della sua squadra perché potrebbe essere preso a schiaffi,sarebbe da mandare al manicomio , ma come chi prenderebbe a sberle un bambino apcon altra maglietta ? In qualunque contesto? Ma non ci vergogniamo? Il Milan in primis dovrebbero chiedere scusa e eliminare quella donna,invito il padre, cosa che avrà sicuramente fatto a stare vicino e donargli tanto amore cercando di far capire là bestialità umana, capisco sia difficile, ma ora è solo un piccolo tifoso un cucciolo un’abbraccio
Purtroppo tutto il mondo è paese, pochi anni fa in Atalanta- Juventus una donna ha tirato un calcio nella schiena a un bambino con la maglia bianconera al gol della Juventus. Purtroppo gli idioti sono dappertutto
Assurdo, senza senso. Ognuno ha il sacrosanto diritto di tifare quello che vuole. Un bambino di 10 anni non puo’ e non deve essere un bersaglio per gente che come unica scappatoia dalla merdosa vita che fa durante la settimana, ha come unico obiettivo andare allo stadio e insultare l’avversario fregandosene di incitare la sua squadra.
Purtroppo questa e’ l’itaglia e non cambiera’ mai, purtroppo
Purtroppo siamo in italia..anche io ieri in arancio ma sono adulto..cmq esiste una societa’ pagata x l odine pubblico e gli stewart hanno nominativo ed individuabili…x cui dopo la lettera puo’ andare avanti nella pratica
io resto dell’idea che per gli ospiti c’è un settore dedicato
Negli altri settori sei ospite non gradito…e basta la scusa del bambino…ieri nel settore ospiti era pieno di bambini
Si diciamo che bisogna usare anche il buon senso..penso che ieri nel mare rossonero nessuno di noi al di fuori dal settore ospiti ha avuto problemi nonostante i colori diversi…fa male sapere che e’ stato uno stewart
Papa coraggio…. Gia e dura avere figlio di diversa squadra… Pero deve ricordarsi che abitiamo in italia e non a lipsia per esempio…. Purtroppo gli scemi ci sono ovunque anche bg avrebbero storto il naso credo… Ma i bambini non si toccano o sono schiaffi….
Fosse successo nel nostro stadio ne parlerebbe tutto il mainstream.
Chi tocca i bambini x qualunque motivo al mondo x me deve finire al patibolo e merita di sparire da questo mondo….detto ciò il papà ha ragione
Penso che ognuno abbia il diritto di avere la squadra del cuore che meglio crede, che possa portare la maglia o la sciarpa della sua squadra, con orgoglio e nessuno dovrebbe avere da ridire. Teoricamente stiamo parlando di sport, dove ognuno dovrebbe avere il proprio gusto, lo sfotto’ tra tifosi è doveroso, chi non lo fa con amici? Penso sia una cosa bella e sportiva. Purtroppo in ogni dove succede, anche nella nostra Bergamo, successe qualche anno fa, per una sciarpa juventina al collo di un bimbo, ora non facciamo i verginelli. Ma che sia un addetto, pagato per controllare… Leggi di piu' »
Bhe che dire,solo per il fatto che con papà bilanista ha la Dea nel cuore,questo bambino(MITICO!!!)merita l’abbonamento gratis l’anno prossimo!!!
SOLO ATALANTA TUTTO IL RESTO AVANZA
Altri tempi.
Nel 1969 mi hanno portato in curva Fiesole (allora non conoscevo la nostra Dea) con, tenetevi forte, con la maglia… zozzonera che vinse credo 5-2.
Mi ricordo solo di Chiarugi che da ex affondo’ i morcc.
Quelli della curva ad ogni gol subito mi promettevano di buttarmi in campo.
Ma sono scappato prima io.
Allora cmq erano inoffensivi.
Mi spiace per il ragazzo.
Ma questa esperienza lo renderà piu forte e consapevole.
No, perdonami ma lo renderà più dubbioso e rancoroso, perchè una cosa così a 10 anni è incomprensibile, sopratutto se fatta da una persona “in divisa”.
Da come scrive, confido molto nella capacità del papà di accompagnarlo nell’elaborazione della vigliacca violenza subita.
Oppure lo renderà consapevole di che schifo di persone si possono nascondere dentro una divisa
Hai stramega ragione e non hai fatto nulla di male!
Però secondo me devi calcolare che su 80 mila persone ci sarà sempre quel deficiente
Sicuramente la stewart ha sbagliato nei modi però se si pensa che nel mondo va tutto bene e la gente buona ci si sbaglia di grosso!
Si potrebbe avere un contatto con questa famiglia?
Comunque, se fossi nel papà, imparerei dal bimbo chi tifare……e non ci sarebbero più problemi……💙🖤
Spero che qualcuno vicino alla società ATALANTA possa organizzare un incontro con i giocatori della squadra a Zingonia con dono di maglietta firmata e pallone….
E’ inconcepibile che il lavoro svolto in tanti anni per consentire alle famiglie di andare allo stadio in un clima sereno debba essere cancellato da una steward zelante e insensibile.
Grazie
La tipa ha voluto fare la strafiga, probabilmente era milanista e gli dava fastidio la maglietta della dea. Morale della favola , ha rovinato la giornata a te e tuo figlio. Magari se invece gli schiaffi li avesse pigliati lei, all’istante, gli passava la voglia di atteggiarsi…
Tutto mondo è paese…dicono. Dai chi avrebbe il coraggio di prendere a schiaffi un bimbo di 10 anni allo stadio, solo per una maglietta da avversario. Comunque si, do ragione al papà la tipa non ha proprio avuto tatto.